Un sogno che si è trasformato in realtà. Un’idea che è diventata concreta e ha preso il volo.
Il grande Kishane Thompson, uno dei più forti velocisti al mondo, protagonista alla recente Olimpiade di Parigi, dove ha conquistato la medaglia d’argento nella gara dei 100 metri, assieme ai suoi compagni della Nazionale giamaicana di Atletica Leggera ha condiviso la pista dello stadio “Guido Teghil” di Lignano Sabbiadoro, con i giovanissimi atleti della Lupignanum Track & Field, i ragazzi di stanza al Bella Italia Village e ai tanti piccoli atleti friulani.
Vola alto con lo sport” è il nome della giornata organizzata dalla Nuova Atletica dal Friuli del professor Giorgio Dannisi, con il supporto del Comitato regionale del CONI e d’intesa con l’Amministrazione Comunale di Lignano Sabbiadoro, rappresentata dall’assessore Giovanni Iermano.
Una bellissima festa, durante la quale Thompson, assieme a Stefano Scaini, dt del Meeting “Sport e Solidarietà” di Lignano, ha dato tanti consigli pratici ai ragazzi, che hanno potuto imparare la giusta tecnica di partenza dai blocchi delle gare di velocità, oltre che gareggiare in staffetta assieme ai componenti del team caraibico.
La Nazionale di atletica giamaicana è una presenza fissa a Lignano Sabbiadoro sin dal 2006: grazie alla collaborazione con la Nuova Atletica dal Friuli e il sempre entusiastico supporto dell’Amministrazione Comunale, i fenomeni caraibici si allenano ogni estate nelle strutture messe loro a disposizione, facendo base a Lignano tra i vari appuntamenti della stagione agonistica outdoor.
E’ sempre bello partecipare a queste iniziative – ha spiegato lo stesso Kishane, tra un autografo e uno scatto fotografico -: considero Lignano una sorta di seconda casa, perché d’estate veniamo sempre qui e ci troviamo benissimo. Grazie a tutti per il supporto
La giornata è stata pienamente in linea con gli obiettivi del progetto Vola Alto con lo Sport, finanziato dalla Regione FVG e dal CONI FVG, permettendo di portare ai giovani delle proposte impensabili se si rimane sul divano di casa, ma realizzabili grazie alla disponibilità degli atleti olimpici e all’impegno delle società sportive.